Una storia semplice

di Gabriele Frizzi

Gli occhi fotografano e impressionano

nella "pellicola" della memoria

tutto ciò che vediamo.

Grazie a questo ho potuto rivedere

quello che racconterò.

G. F.

Pubblicato nel dicembre 2007 presso le Grafiche Vieri di Roccastrada, grazie alla cura dell'Associazione "Società di Mutuo Soccorso" di Caldana, il volume è una raccolta di fotografie e di pensieri che ripercorron la storia del paese.

Gabriele Frizzi, autore per altro della canzone inno di Caldana, ha usato la sua macchina fotografica come una penna, vergando una storia serena e pacata di Caldana, dei suoi abitanti, delle occasioni di ritrovo e sociabilità. Ha cucito, paziente, una storia che scontorna nella leggenda, nel mito, nella fiaba piena di serenità.

Lo fa con la nostalgia d'un passato fraterno, animato da buoni consigli e sentimenti; mai Gabriele scade nel rimorso, né addirittura nel rimpianto. Consapevole che il tempo va, senza mai chiedere permesso, questo libro si concreta come un memoriale inevitabile, che strappa sorrisi e sospiri a quanti si riconoscono nelle foto, o a quanti sorprendono un loro conoscente, un amico, un parente oramai trascorso.


Prefazione

Caldana, la bella.

E' romantica e poetica la definizione di Gabriele, innamorato del proprio paese, dei suoi personaggi, dei suoi mille ricordi.

Le foto, con la suggestione del bianco e nero, fissano momenti di vita, rimandano ad oleografiche visioni di abitudini, ricorrenze, serenità, semplicità, mitologia pura.

Gabriele ha fissato tutto questo con la sua penna, scivolando via sulla carta con frasario umile, ma limpido, senza presunzione e puntualmente lucido, essenziale.

Ognuno di noi torna alla fanciullezza, alle sue immagini, ai suoi profumi, rivedendosi nella processione del patrono, nella balera allietata dall'orchestrina del paese, fisarmonica e batteria, la ragazzina dilettante che modula note e voci nel microfono del tempo andato.

Pennellate che odorano di campagna, che profumano di erba e di muschio, squarci mai retorici di gente che fatica, di scolaresche sorridenti, dei rudi paesani all'osteria.

Un volumetto che è anche storia autentica: colpisce quel fez del balilla dell'era fascista, la targa della seicento, la merenda sull'aia.

Attimi di quello che è stato e non tornerà.

Per questo Gabriele ha voluto rinfrescare la memoria di ognuno che legge, santificando la semplicità e la modestia, il gusto del divertimento sano, puro, forse infantile, ma sempre sicuramente genuino.

Queste pagine hanno il fascino del bello, la ricchezza dell'amore, il sapore del tempo antico, ma ancora presente.

Come in una miracolosa magia.

Angela


Presentazione

La nostalgia è quella emozione che ci fa pensare in positivo, che ci fa ricordare le cose belle, delle quali nel presente, sentiamo la mancanza.

Mi chiedo spesso come mai dopo tanti anni riassaporo molto momenti del mio passato, la risposta è sempre la stessa e chiama in causa la semplicità in cui vivevamo, l'amore per gli altri, la vera amicizia, il rispetto per i nostri simili e le vicede del mondo.

Oggi simili valori hanno perso la loro importanza e, come me che li ho vissuti pienamente, le persone sensibili ne sentono fortemente la mancanza.

Ecco la ragione che mi ha spinto a raccontare ciò che eravamo, sperando di ricordare particolari importanti grazie ai quali far capire a coloro che percorreranno questo viaggio insieme con me che la gioia di vivere con serenità esiste veramente purché esista la decisa e convinta volontà di farlo.

Non mi resta che augurare buona lettura a tutti gli amici che mi sono vicini.

Gabriele Frizzi