I trastulli

I carretti

Chi non è mai andato giù “per le scuole” o “sottorema” coi carretti?

Prima di tutto bisognava costruirli: bisognava procurarsi dei cuscinetti, quattro per la precisione, e poi delle tavole (le cosiddette sottomisure), poi una corda e dei chiodi, un segaccio e un pennato o scalpello.

E poi via… con la fantasia si costruiva il fatidico carretto, col quale si facevano le gare, che si modificava se non andava, si aggiustava quando perdeva le ruote (cuscinetti).

Che divertimento!


Le conte

Per principiare un gioco tipo nascondino, chiapparello, strega comanda color… e altri bisognava fare la conta: così il più vispo della banda interveniva gesticolando con le mani e dicendo tocca cielo tocca terra, la conta è mia.

A quel punto gli altri si mettevano in cerchio e iniziava la conta per vedere chi dovesse fare un ruolo piuttosto che un altro.

Di conte ce n'erano molte: 

 

Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò, che facevano l'amore con la figlia del dottore, il dottore sìammalò ambarabà ciccì coccò.


Macchinina rossa rossa dove vai? Colui che veniva interpellato diceva un luogo che veniva sillabato da chi faceva la conta, poi si aggiungeva quanti chilometri farai? L’interpellato diceva un numero e si contava fino a quel numero: chi capitava sull'ultimo era il predestinato!

 

Sotto il ponte di baracca c'è un omin che fa la cacca, la fa dura dura dura, il dottore la misura, la misura a trentatrè 123...

 

Sotto il ponte di Verona c'è una vecchia scureggiona, ne fa una all'arancia fa scoppiar tutta la Francia, ne fa una al limonre fa scoppiar tutto il Giappone, ne fa una al caffè fa scoppiare pure te...

 

Bum ponte ponente ponte pi ta pe ta perugia, bum ponte ponente ponte pi ta pe ta pe ri...