Storia scritta oltre che con la penna anche con il cuore pensando e vivendo uno ad uno gli eventi che l'hanno definita, da Stefania Stefanini.
Si ringrazia quale archivio storico la memoria di Mario Ceccarelli e Sabatino Ugolini e la supervisione di Marisa Bertelli.
Torniamo indietro nel tempo di circa cinquant'anni e caliamoci nella realtà di questo paesino immerso nel verde e nella pace delle colline maremmane. Allora circolavano in paese solo alcune macchine, di motorini si vedevano pochi 48, la città capoluogo era lontano, lo stesso mare che dista una ventina di chilometri era praticamente irraggiungibile per i più.
In quell'estate del 1965, i ragazzi dedicavano il loro tempo libero giocando a carte nelle taverne di paese, trascorrevano intere giornate a raccontarsi i giochi, esperienze e sciocchezze di ogni genere come negli anni precedenti. Ma quell'estate ci fu un risveglio alla vita, i ragazzi si sentivano animati da un nuovo fermento, giocavano ogni tanto a calcio e qualcuno di loro mostrava destrezza e una certa abilità, in quel campettino da gioco da poco allestito giù alle Basse dal Comune su un terreno concesso da qualche benefattore!
In provincia, in tanti paesini i giovani si erano uniti per costruire una società sportiva di Calcio per partecipare ai tornei che la Federazione Italiana Gioco Calcio promuoveva in tuttto il territorio. Così anche a Caldana nacque la squadra di calcio Federale che si iscrisse per la prima volta al Campionato di terza Categoria, la più bassa.
Sarà un personaggio che diventerà storico nel tempo, Mario Martinelli, a ricoprire la carica di responsabile, il presidente che riuscì a coinvolgere e a regolarizzare la volontà, la frenesia e l'entusiasmo del gioco di ragazzi come Assuero Ugolini, Paolo Cimoni, Alberto Mulinacci, Lino Tosi, Roberto Sabatini, Alessandro Vannoni, Edoardo Torresi (di Gavorrano), Giorgio Santi, Giuseppe Taddei, Marcello Muratori, Carlo Bindi, Sabatino Ugolini. Si aggiungeranno in seguito anche Luciano Ceccarelli, Fausto Antonelli e Mauro Gambassi.
Ogni anno, così, ad ottobre, iniziava per questa giovane U.S. Caldana, iscritta regolarmente alla FIGC-LND-FSN, l'avventura di questi tornei provinciali di calcio di terza Categoria. I ragazzi si divertono, sentono l'impegno e mostrano grosso attaccamento ai colori della squadra, bianco-celeste. Dopo la scuola o il lavoro per alcuni, stava diventando piano piano un buon corretto utilizzo del tempo libero negli anni in cui si stava meno male altrove, diffondendo svaghi diversi e pericolosi!
Nel 1970 il fondatore della Società cedeva il posto di presidente a Furio Fracassi, coadiuvato da Agostino Piazzi che svolge il ruolo di segretario. Nel settembre del 1972, poco prima dell'inizio del Campionato, sarà Araldo Bindi a rilevare la presidenza della Società con l'aiuto di Mario Ceccarelli, suo vice, e Alberto Mulinacci divenne segretario/giocatore.
Si inizia così ad avere una vera e propria struttura societaria più marcata e viene stilato il primo Statuto Societario che poi, apportate piccole correzioni ed aggiornamenti, diventerà definitivo e varrà per sempre ed è tutt'ora attuale.
Quando tutto sembra volgere per il meglio, un grave e luttuoso incidente coinvolgerà il presidente e i suoi collaboratori. Il presidente ha la peggio e perderà la vita, lasciando sconcertati e senza parole l'intera comunità. Il segretario Mulinacci resterà ferito gravemente e allettato per alcuni mesi. L'intero paese, la FIGC della Provincia di Grosseto, gli addetti ai lavori saranno partecipi di questo funesto evento che ha coinvolto la Società sportiva nell'esercizio delle proprie funzioni. Infatti, loro si stavano adoperando alla ricerca e al tesseramento di nuovi giocatori, ma la sorte ha voluto segnare così marcatamente questo nobile e lodevole impegno verso i giovani e la comunità.
La presidenza fu rilevata dal vice Mario Ceccarelli e la squadra sarà ugualmente iscritta al campionato. Con la forza del coraggio, della determinazione di voler reagire, quasi a tributare un gesto significativo in onore del presidente appena scomparso, l'U.S. Caldana conquisterà per la prima volta il primato con il conseguente passaggio di categoria.
Dopo due anni, tornati in categoria inferiore, siamo nel 1976. Ceccarelli lascerà per cedere il posto di presidente a Loris Bucci di Follonica, al quale, dopo appena due anni, seguirà Codacci di Giuncarico, che si avvarrà del vice Giotto Campatelli. Sarà nominato segretario Alfio Bolognesi e responsabile tecnico Sabatino Ugolini.
Nel 1980 verrà nominato presidente Giotto Campatelli, sempre coadiuvato dal fedele Sabatino Ugolini ed in seguito si aggiungerà a loro anche Maura Bartaletti in qualità di segretario ed insieme inizieranno a coinvolgere anche i bimbi con la formazione del settore giovanile.
È l'anno in cui il Comune, riconosciuta la dedizione e la serietà della Società, decide di intervenire sulla struttura e rendere regolamentare, nel rispetto delle normative, il campo di calcio completo di fabbricato per spogliatoi e docce e aggiungere a questo un corpo distaccato con servizi per il pubblico.
Inizia l'era dei Campionati Federali Ufficiali del Comitato Regionale Toscana, praticamente quelli che si praticano anche adesso.
Nel 1989 la Società avverte la necessità di crescere per un rinnovato vigore che anima l'intera comunità giovanile paesana. Nello stesso anno le Società dilettantistiche inizieranno a essere considerate Società di fatto a tutti gli effetti, di lì a poco si renderà necessaria la registrazione alla Camera di Commercio, occorrerà provvedere al pagamento delle relative tasse specifiche, quindi si renderà necessaria l'iscrizione nel registro IVA e l'iscrizione alla SIAE.
Fu individuata nella persona di Gaetano Di Curzio, già conosciuto manager industriale e assiduo sportivo e tifoso, la persona giusta per compiere questa nuova e legale strutturazione della Società. Così, nel settembre del 1989, poco prima dell'inizio del campionato, l'Assemblea societaria nominerà il nuovo consiglio di amministrazione:
Presidente Gaetano Di Curzio
Vice presidente Giotto Campatelli
Segretario Mauro Bartaletti
Direttore sportivo Sabatino Ugolini
Consigliere Roberto Signori
La nuova presidenza appena insediata provvederà a compiere e a espletare tutti quegli atti necessari alla nuova registrazione della Società a termini di legge come è richiesto, così da poter essere ammessa al Campionato oramai prossimo all'inizio.
Inizierà la crescita della Società, che con l'impulso di sponsor fortemente motivati e ricercati nell'ambito industriale, dove il presidente è conosciutissimo, e di alcuni fedelissimi, si presentano le condizioni per iniziare nuovamente a formare il settore giovanile da affiancare alla prima squadra, fortemente voluto dal presidente, ma ancor di più dal proprio vice.
Viene acquistato un pulmino per incentivare subito questa nuova attività, così da andare a prelevare i bimbi già carenti in paese, anche nelle campagne circostanti il comprensorio. Ben presto nei primi anni '90 l'U.S. Caldana viene ad avere iscritti ufficialmente ai relativi Campionati Federali oltre alla prima squadra, i Pulcini poi anche gli Esordienti, l'anno successivo i Giovanissimi e addirittura la Scuola Calcio (per questa – ricordiamo – occorre disporre di requisiti tecnici, riconosciuta serietà, esperienza e garanzia di merito).
Sono anni di intensa attività, gli spogliatoi tutti i giorni sono pieni di giovani promesse che scorrazzeranno poi festosi nel terreno di gioco, la tribuna della stadio sempre gremita di genitori, parenti e tifosi. La Società viene riconosciuta ed apprezzata in tutta la Provincia e la Federazione Provinciale più volte manifesta il giusto tributo di qualità e impegno. Sono gli anni in cui viene fondato il giornalino della Società distribuito a tutti attraverso la cartoleria del paese. In esso sono riportate le notizie della Società, gli organigramma amministrativi e tecnici, gli impegni programmati, i risultati ottenuti, le foto dei personaggi più in vista, la lettera di presentazione e di considerazioni del presidente, i suggerimenti pervenuti dai tifosi con l'aggiunta di reclami dai fedelissimi della Società come segno di aiuto alla stessa.
È il momento di grande splendore: la prima squadra inizia ad alternare vittorie di campionato con il relativo passaggio alla Categoria superiore ad altrettante retrocessioni in terza categoria, ma si fa sempre più apprezzare in tutti i campi. Nel settore giovanile, grazie ad allenatori e istruttori particolarmente preparati e seri insegnanti di vita, si iniziano a ottenere attestati di riconoscenza e di valore a livello ufficiale.
Passano gli anni, il Consiglio viene puntualmente riconfermato, così il presidente prosegue con i propri collaboratori, nell'epoca intrapresa. Si cercano altri sponsor necessari a compensare i crescenti impegni economici. Si propone al Comune un progetto studiato dallo stesso presidente, per sfruttare, incanalando e accumulando, le acque di una sorgente altrimenti disperse, per irrigare nel siccitoso periodo estivo, il prato dello stadio per mantenerlo sempre verde (è stato realizzato ed tutt'ora attivo con grandi risultati: lo stadio è bellissimo e ben tenuto). Le strutture dello stadio sono ampliate e ridestinate, seguendo le ultime normative in vigore.
Intanto nel 2004/2005 cambiano le normative di legge, così occorre procedere nuovamente alle registrazioni del caso: registrazione alla Camera di Commercio, all'Ufficio delle Entrate, alla SIAE, alla FIGC ed al Coni, apportando una modifica alla Regione Sociale: U.S. Dilettantistica Caldana.
Nel frattempo, nel Consiglio, puntualmente riconfermato all'unanimità, subentra un nuovo personaggio: Stefania Stefanini, la firmataria di questa storia, nonché moglie del presidente, che andrà a ricoprire la carica di Vice presidente in coppia con Giotto Campatelli, che però ben presto scomparirà lasciando vuoto e sconcerto nell'ambito societario.
In questi anni c'è una drastica riduzione di bimbi in età calcistica, così diventa inevitabile nell'arco di qualche anno un provvedimento restrittivo dell'attività giovanile che poi andrà a scomparire. Viene mantenuta l'attività della prima squadra, ma nuovi e più pressanti impegni economici ci costringono a programmare delle Sagre paesane per finanziare le crescenti esigenze, dapprima da soli, successivamente grazie alla disponibilità concessaci, insieme all'Associazione “Società di Mutuo Soccorso”, con la quale tutt'oggi collaboriamo attivamente.
La squadra continua intanto negli anni a vincere e a retrocedere alternativamente. Si fa però apprezzare nell'intera provincia di Grosseto e anche in quelle di Livorno e Pisa, dove il campionato si svolge. L'U.S.d. Caldana diventa una Società di tutto rispetto, solida, considerata da tutti gli addetti ai lavori di grande spessore e valenza.
L'anno 2011/2012 sarà l'anno dei traguardi mai raggiunti: in campionato si vince, si convince, il calcio giocato è diventato spettacolo, apprezzato ovunque e solo due squadre di rango superiore come Venturina e Audace Isola d'Elba, storicamente appartenenti a due categorie superiori, fanno meglio del Caldana ed impediscono proprio per un nulla lo storico passaggio alla categoria superiore, la Prima!
Il Caldana finirà il campionato in terza posizione, staccando di molto la quarta e le altre squadre. La soddisfazione, anche a promozione mancata per un soffio, è grandissima. L'intera Società è in fibrillazione e adesso che si appresta alla nuova partenza di campionato il “vecchio” presidente Di Curzio, in carica da ben 22 anni ininterrottamente (è l'unico esempio e un vanto nella provincia di Grosseto) con lo stesso Direttivo, vuole diffondere fiducia e speranza per un campionato altrettanto valido e piacevole come quello trascorso, che tanta gioia ha lasciato nei nostri cuori!